21 settembre 2019

Sono noti i limiti di autonomia che hanno le mongolfiere attuali, sia per la durata del volo, sia per i consumi del gas.

Queste limitate autonomie sono dovute alla grande superficie del pallone che disperde calore siratutto quando, alle quote più alte , la temperatura esterna è molto bassa

L’invenzione risolve il problema

Per aumentare la durata del volo è sufficiente, considerando i nuovissimi e leggerissimi materiali, costruire mongolfiere con una o due intercapedini strutturate in celle o camere di isolamento termico.

Basterà avere dei fogli di materiale che siano molto vicini tra loro tramite dei punti di contatto che creano una struttura a celle intercomunicanti.

 

Le intercapedini potranno essere composte di aria tra i due strati che sarà riscaldata a parte, oppure potranno essere riempite con il gas Elio che, con la sua spinta ascensionale, compenserà il maggior peso della struttura.

Si otterrà così una mongolfiera che potrà rimanere gonfia in ogni caso e sarà sgonfiata solo
per il trasferimento via terra.

Per la limitazione del consumo del gas, è sufficiente creare mongolfiere con una “precamera” di combustione con apertura variabile.

In questo modo la dispersione termica sarà notevolmente diminuita, sia per l’involucro a doppio
strato, sia per la ridotta apertura inferiore che diminuirà sensibilmente la dispersione termica dell’aria contenuta nella camera principale.

 

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